L'ordinamento giuridico austriaco ha sempre previsto pretese patrimoniali che possono essere avanzate nei confronti dei genitori in occasione del matrimonio. Nel corso del tempo, molti termini sono diventati comuni nel diritto e nel linguaggio colloquiale, tra cui corredo, dote o proprietà del matrimonio. Tuttavia queste espressioni sono ormai superate. Dal 2010 la denominazione attuale e giuridicamente corretta è “attrezzatura”[1].
La dotazione è un diritto alimentare speciale e obbliga i genitori a mantenere i propri figli quando si sposano per la prima volta. I genitori (se non possono farlo finanziariamente: allora i nonni) devono al bambino un aiuto concreto per mettere su casa e fondare una famiglia.
L'entità dell'aiuto all'avviamento dipende dal reddito e dalla situazione finanziaria dei genitori. A titolo indicativo, la giurisprudenza ha sviluppato il principio secondo cui è rilevante circa il 25-30% del reddito annuo[2]. Se entrambi i genitori guadagnano qualcosa, i loro redditi vengono sommati. Il diritto deve quindi essere calcolato sul reddito totale. Le donazioni precedenti non riducono il diritto e i contributi volontari ai costi del matrimonio solo se discussi in questo modo.
La pretesa è però esclusa se il figlio che si sposa dispone di un patrimonio importante e quindi non necessita di alcun aiuto per l'avviamento. Tuttavia, con un reddito o un patrimonio medio, i tribunali presumono che sia assolutamente necessario un aiuto per l'avvio. In altre parole, l’attrezzatura scompare solo se il bambino dispone di un reddito o di un patrimonio superiore alla media.
Tuttavia, il reddito o il patrimonio della persona sposata non hanno importanza. Anche se sposi un milionario, puoi chiedere ai tuoi genitori di pagare se vengono soddisfatti gli altri requisiti.
In pratica, le controversie legali sulle attrezzature spesso finiscono dinanzi alla Corte Suprema, soprattutto perché le somme in gioco possono essere piuttosto ingenti: ad esempio, una sposa ha chiesto a sua madre 327.000 euro nel 2008. Tuttavia, la Corte Suprema l'ha lasciata a mani vuote perché la sposa ne aveva già abbastanza e quindi non ha più bisogno di aiuto per iniziare[3].
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JOHANNES HEBENSTREIT, LL.M.*
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[1] Cfr. articolo 1220 del codice civile generale (ABGB). La disposizione dell’articolo 1218 ABGB, in cui si prevedeva il “patrimonio matrimoniale”, è stata abrogata dal legislatore il 1° gennaio 2010.
[2] Cfr. ad esempio: OGH del 19 agosto 1997, 10 Ob 262/97w.
[3] Corte Suprema del 26 febbraio 2008, 1 Ob 151/07y.
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